PARCO VIARNO - LUGANO
2° fase

 Come spazi del programma del Parco si riferisce la sequenza di sistemi ed elementi che construiscono il fenomeno spaziale del Parco.


SISTEMA EDIFICATO

Villa Viarnetto (Casa Rossa)

Accoglienza; biblioteca; sale riunioni, cerimonie e conferenze (Università della Terza età); servizi.

Orangerie

Livello parco: ristorante, bar e orangerie.  Livello via Guioni: collegamento con Casa Rossa (galleria espositiva), cucina, servizi e sale modulabili





Padiglione entrata nord

Chiosco/gelateria, servizi, spazio tecnico manutenzione Parco.

Edificio Ipogeo

 Piano terra: spazi destinati ad eventi e sale modulabili (proposte: sale di prova per la Filarmonica di Pregassona; nuova sede per il Centro Artistico MAT) Piano sotterraneo: autorimessa interrata, 46 posti auto.

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SISTEMA COSTRUITO

Esedra

Superficie concava di tipo schotterrasen (prato strutturale), contenuta da muro circolare e con infrastruttura necessaria per piccoli spettacoli all’aperto.

Circolo dei bambini

 Superficie morbida con giochi per bambini recintata da cordolo circolare che puó essere usato come seduta per la vigilanza dei genitori.

Muri di recinzione, cordoli, e cancelli

Sistema che integra il vecchio portale, i muri preesistenti inmuratura di pietra, i nuovi cancelli metallici e i nuovi cordoli perimetrali di altezza 70 cm, eventualmente con recinzioni metalliche trasparenti.


Sistema di percorsi

Composto da percorsi pavimentati conformemente alla pendenza in ghiaia, pietra o aggregato, sul modulo di 0,6 m con dimensione trasversali di 3,0 m, 1,8 m e 1,2 m, eccetto nei pressi del cancello principale. I percorsi lungo i prati delle radure circolari ad est sono composti da lastre di pietra di lughezza variabile (1m, 0.6 e 0.4m) e larghezza costante (0,2m) posati a secco. Si garantisce in questo modo una piena fruibilitá degli spazi del parco, utilizzando materiali minerali locali.

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 SISTEMA IDRICO

Presa e controllo sovraccarico 

L’ acqua viene prelevata dal Riale Cassone tramite una presa di fondo realizzata al centro del selciato a quota 347.2m slm. Il prelievo varia in funzione del deflusso nel riale fra un minimo di circa 50 l/s (in caso di deflussi di magra nel riale) ad un massimo di circa 400 l/s (durante eventi di piena). Immediatamente dopo la presa il deflusso è incanalato verso un pozzetto di ispezione e manutenzione, situato al lato della strada cantonale di Viale Cassone. Da questo pozzetto la condotta prosegue a bassa pendenza (ca. 1%) fino al dissabbiatore/scaricatore di piena. Quest´ ultimo elemento, di ca. 10 metri di larghezza, garantisce (a) che il deflusso che prosegue verso la roggia sia privo di elementi in sospensione o trasportati sul fondo (sabbia, ghiaia), (b) che il deflusso verso la roggia non superi il deflusso massimo di sicurezza sopportabile dal sistema (vale a dire circa 250 l/s) e  che eventuali deflussi superiori a questo limite vengano scaricati in modo controllato direttamente nel Cassone. La regolazione del deflusso massimo verso la roggia avviene tramite un organo di regolazione (paratoia), mentre lo scarico di sicurezza avviene tramite uno sfioro fisso. Le operazioni di spurgo (pulizia del materiale depositato nel dissabbiatore) avvengono tramite apertura dello scarico di fondo.


Roggia

La roggia, larga trenta e cinquanta centimetri in alcune sue parti, è dimensionata per un deflusso massimo di circa 250 l/s, raggiunto durante eventi di piena nel Cassone. Il deflusso minimo si situa invece attorno ai 50 l/s. La pendenza della roggia è di circa 8%. La velocità di scorrimento varia di conseguenza fra 1 e 2.5 m/s per una profondità di deflusso fra gli 8 ed i 25 cm circa.  

Lago e ponte

Tramite la ritenzione muraria inferiore si crea un bacino d’acqua che a monte segue la topografia naturale. Il margine superiore permette un allargamento temporaneo con i flussi di acqua piovana e genera un biotopo umido di piante acquatiche che formano un giardino specifico. Il sistema di conduzione delle acque deviate del Cassone, dovrà permettere l'afflusso costante di acqua e accumulare temporaneamente quantità maggiori di acqua in caso di fenomeni metereologici piovosi importanti, facendola defluire in un secondo tempo di nuovo nel torrente Cassone. Il ponte viene immaginato come una sequenza di lastre di pietra appoggiate sopra setti, lasciando l'acqua circolare.

Cunette e fossati

Si distingue il sistema di cunette lungo i percorsi e i fossati (lungo le curve di livello) a protezione delle strutture, per agevolare l'infiltrazione delle acque meteoriche nel suolo, che saranno oggetto di disegno architettonico.

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