Nuova sede Banca Raiffeisen e Valle di Muggio

Lobbie
4° premio

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lòbbia

s. f. o m. [prob. metafora da lobia «loggia»]. Cappello semirigido di feltro caratterizzato dalla infossatura centrale e dalle tese larghe con orlo rialzato. Termine tipico usato in particolare nel Mendrisiotto per definire la loggia.

Il sedime per la nuova Banca Raiffeisen di Ligornetto si trova al limite ovest dell’antico nucleo e a sud della Scuola Elementare. Poco distante vi è la villa di Vincenzo Vela, oggi museo, che accoglie le sue opere ed esposizioni di respiro internazionale. Il denso tessuto del nucleo presenta per lo più edifici contigui, a filo della strada, che si aprono al loro interno in piccole corti private o condivise tra varie famiglie e spesso caratterizzate da loggiati. Queste due peculiarità costituiscono il trait d’union che lega l’idea di progetto al contesto. Il mappale si trova tra il nucleo e le edificazioni degli ultimi decenni, rendendolo un punto d’incontro tra il passato, il presente e il futuro della comunità.

L’inserimento urbanistico dell’edificio propone di generare due diversi spazi pubblici di qualità. Entrambi sono concepiti come aree pedonali, ma facilmente raggiungibili con tutti i mezzi, e di conseguenza si offrono come luoghi d’incontro e socializzazione, in linea con il concetto di slow city: città lente, a misura d’uomo e sostenibili.

Verso via Mastri Ligornettesi, il lato più urbano, si articola un’ampia piazza con portici coperti. I veicoli sono mantenuti sulla parte più esterna del mappale, con i posteggi per i mezzi privati e la nuova fermata dell’autopostale allineati alla strada. Il marciapiede tra il nucleo e la fermata non presenta interruzioni ed offre al pedone un percorso alberato e sicuro che funge da filtro tra la strada e la piazza.

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La piazza pedonale ha una dimensione notevole e presenta una pavimentazione in pietra rossa di Carona che ne valorizza il ruolo pubblico e richiama il colore del logo della Banca. Il volume del nuovo edificio racchiude l’area in una “L“, definendo lo spazio e favorendo una sensazione di accoglienza.

Lungo la strada sono piantumati una serie di alberi che chiudono volumetricamente lo spazio e contribuiscono ad assorbire il rumore dei veicoli di passaggio. Prospicienti la piazza, i generosi portici fungono da collegamento e accesso coperto alla Banca, agli spazi commerciali, così come all’asilo nido e agli appartamenti. La loro espressione richiama proprio le antiche piazze locali e lombarde e per questo genera una maggiore empatia ai fruitori. Essa dispone delle caratteristiche ideali ad offrire un’area pubblica di primaria importanza che rafforzerebbe l’immagine di Raiffeisen quale banca cooperativa locale.

Sul lato meridionale dell’edificio si estende un ampio spazio verde, più tranquillo ed appartato. Un nome evocativo per un luogo immaginato con una forte identità: “Giardino dei mastri Ligornettesi“. Raiffeisen, da sempre sensibile al patrocinio della cultura, potrebbe arricchire questo spazio per creare un museo a cielo aperto che leghi natura e cultura, arte e svago. Insieme all’opera di Ivo Soldini, già di proprietà della banca, si potrebbero inserire altri lavori di scultori locali. 

Questa estensione verde è inoltre importante per l’edificio in quanto su di essa si affacciano gli appartamenti, l’asilo nido, le sale consulenza della banca e gli spazi commerciali. L’asilo nido dispone di una grande area esterna protetta e divisa dalla parte coperta dal portico che si prolunga poi in una superficie verde. Il sentiero principale porta all’atrio dell’edificio, con accesso all’asilo nido, agli studi medici/appartamenti e al posteggio interrato.

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La Banca Raiffeisen ha un ruolo centrale sia esternamente che internamente all’edificio. Essa si apre sulla piazza con un arco che allarga il modulo presente sulle altre facciate per mettere l’accento sulla propria entrata. Ad accentuare la sua presenza vi è inoltre il grande sbalzo in direzione della strada che mette in risalto il ruolo pubblico dell’edificio. Il piano terra è un ambiente fluido e accogliente. Il lungo bancone monolitico della ricezione guarda direttamente verso la vetrata del grande arco e accoglie i visitatori che si possono accomodare in attesa di un appuntamento sui divani con uno scorcio sulla piazza. In prossimità del banco ricezione e delle sale di consulenza si trovano gli spazi di servizio. L’atrio clientela si estende orizzontalmente creando vari spazi appartati. Le sale di consulenza, molto luminose e caratterizzate dal ritmo degli archi, sono tutte rivolte verso il parco.

La scala dalle proporzioni generose si apre su una doppia altezza illuminata da una grande finestra e porta alla zona collaboratori. Al centro del primo piano vi è lo spazio pausa caratterizzato da un grande lucernario circolare. Questo ambiente, un luogo di transizione obbligato, è concepito come il cuore della zona consulenti volto a favorire un costante interscambio tra colleghi, un posto dove bere un caffè e confrontarsi, consumare un pasto o tenere riunioni informali. Verso l’interno dell’edificio vi sono l’archivio, il locale server e i servizi. In opposizione, invece, vi sono gli uffici posizionati sullo sbalzo completamente aperto in direzione nord, caratterizzati da un costante apporto di luce indiretta. Infine, al piano seminterrato, accessibile tramite una scala, l’ascensore e la rampa veicolare per i fornitori, si trova il magazzino e deposito materiale, così come dei posteggi per i collaboratori.